Colpo di grazia
L’estate del nostro scontento

Le parole di Mario Draghi sull’Italia sono pesanti come pietre e non hanno bisogno di alcun commento. Dietro l’estate del 2011 la Banca centrale europea rivede lo spettro di quella del 2014 e ritorna a paventare la perdita di quote di sovranità del nostro paese. Badate che non c’è più nemmeno la possibilità di affidarsi al Mario Monti della situazione. Continuiamo così e l’Unione europea ci chiederà di fare un governo a direzione finlandese. E’ difficile capire come mai nonostante un’analisi corretta sul complesso delle difficoltà della nostra situazione economica, consapevoli della necessità di intervenire sul deficit, il governo abbia fatto così poco e tanto male. Renzi si è tutto concentrato su una riforma del Senato che l’Europa guarderà con distacco. La Spagna ha riformato il mercato del lavoro ed è subito ripresa a crescere, noi facciamo il Senato federale e siamo in recessione. La delibera del passaggio di un milione di metri quadri ai comuni di Milano Torino e Roma, che avranno dodici mesi di tempo per riconvertirli ad uso civile, poi, è una follia bella è buona. Forse solo Torino sarebbe in grado di riqualificare le aree in questione, Roma e Milano hanno dato prove tali nel recente passato da poterlo escludere a priori. Deprezzeremo ulteriormente il nostro patrimonio immobiliare invece di raccoglierlo in un fondo per valorizzarlo e allocarlo sul mercato come abbiamo proposto ormai tre anni fa.
Aggiungiamo, che la situazione economica internazionale si farà sempre più grave, perché la crisi in Ucraina e quelle che affliggono tutto il medio oriente, dalla Libia all’Iraq, avranno ripercussioni pesanti, dall’export all’energia e ne soffriranno in particolare i paesi più deboli, come è diventato il nostro. Beato il presidente del Consiglio italiano, convinto che prima o poi arrivi l’estate. Chi rimane sottoposto ad un inverno estremo, non è detto che riesca però a goderla. Al momento noi non abbiamo ancora visto nessuna misura capace di porre al riparo il paese da un inverno che dura da almeno 4 anni. E’ vero che in soli tre mesi non ci aspettavamo miracoli, ma nemmeno piani sbagliati e ulteriori perdite di tempo. Può darsi che il governo sappia correggersi già da questo autunno, è quello che dobbiamo sperare tutti. Altrimenti dovremo prepararci a costruire e in fretta un’alternativa valida all’asse politico Pd – Forza Italia che rischia di dare all’Italia il colpo di grazia.

Roma, 8 agosto 2014